Business, PMI

La più grande possibilità del secolo per le PMI per espandersi in Europa

Le PMI sono a conoscenza dell’enorme opportunità che i problemi di trasporto hanno causato?

L’import Asia-Europa sempre più difficile da organizzare, i ritardi nelle spedizioni e i costi di trasporto decuplicati, rappresentano la più grande opportunità per le PMI manifatturiere italiane per espandersi nel mercato europeo.

Questo periodo di pandemia ha fatto emergere la necessità di ricollocare in Europa lavorazioni e prodotti ormai da anni in mano all’Asia. Lo possiamo definire come un periodo fiorente per le PMI, che possono cogliere queste occasioni di espansione in Europa per colmare la mancanza di prodotti manifatturieri provenienti dalla Cina.

Le imprese che non hanno ancora affrontato un’internazionalizzazione con metodo possono avere delle grosse opportunità in questo periodo in cui le aziende europee non sanno come fare per reperire prodotti o temono di avere una rottura di stock a causa dei noti ritardi nei trasporti.

Inoltre, molti prodotti importati dalla Cina non sono più competitivi a causa dei costi di trasporto che hanno raggiunto picchi mai toccati prima. Facciamo un esempio. Un’azienda importatrice di bidoni per l’immondizia, che caricava in un container circa 1300 prodotti, fino a un paio di anni fa spendeva tra i 1500-2000 $ per il trasporto Cina-Italia. Lo stesso trasporto nell’ultimo anno è arrivato a costare 13.000 $, con l’aggravante dell’incertezza sulla data di consegna. L’incidenza di trasporto è passata da 1,15 €/pz del periodo pre-pandemia all’attuale costo di 13 €/pz. È impensabile continuare ad acquistare questo prodotto in Asia e pertanto risulta molto più competitivo l’approvvigionamento europeo.

Possiamo considerare questo come un periodo d’oro per le PMI per farsi conoscere nei mercati europei, ed è dunque arrivato il momento di spingere.

La penuria di navi è prevista durare ancora fino a metà del 2022. Questo perché si legge che le compagnie hanno dichiarato di aver comprato ulteriori navi da carico, ma resta il problema che il sistema è in mano a due o tre compagnie, mentre pre-crisi erano più di una decina a gestire il traffico navale.

La paura di una nuova pandemia, con la conseguenza di problematiche nel trasporto extraeuropeo e nel prezzo del trasporto, possono essere il trampolino di lancio di molte PMI che non sono ancora presenti in modo efficace nel mercato europeo.